Harlock esprime la propria piena solidarietà agli antifascisti di Lucca che hanno da poco subito un vigliacco attacco squadrista. Nella notte del 15 Luglio, gli autori del vile affronto hanno devastato la sede sede storica e principale dei movimenti lucchesi e tentato di appiccare un incendio che poi, fortunatamente, non si è propagato.
In un momento in cui neofascismo e neonazismo cercano e ottengono sempre più spazio e agibilità politica e di strada e continuano a rendersi protagonisti di atti violenti ai danni degli antifascisti, si fa sempre più indispensabile arginare quell’accettazione sociale e politica che potere e autorità costituiti hanno invece interesse ad agevolare, legittimando organizzazioni come casapound e lega e reprimendo chi pratica l’antifascismo e chi lotta contro le politiche di odio, di intolleranza, di oppressione, di guerra e di sfruttamento.
In risposta a quest’atto intimidatorio, Lucca Antifascista ha organizzato un corteo per Sabato 25 Luglio alle 16.00 in Piazza San Michele a Lucca, con lo scopo del “ritorno in piazza di chi rigetta in blocco il fronte della destra perché è consapevole che l’ideologia di destra e la violenza squadrista sono due facce della stessa medaglia“.
Harlock risponde, ricondivide e rilancia la chiamata di Lucca Antifascista al corteo di Sabato 25 Luglio. L’informazione e la solidarietà sono armi: usiamole contro chi professa e propaganda odio e razzismo al servizio del potere!
Corteo Antifascista! NON CI FERMERETE MAI!
COMUNICATO della LUCCA ANTIFASCISTA:
L’ultima vigliaccata degli squadristi cittadini è arrivata a tentar di dare fuoco alla sede principale dei movimenti lucchesi. Nella notte di mercoledì 15 Luglio, alcuni ignoti hanno devastato e cercato di appiccare un incendio che per sola fortuna non si è propagato.
Una svastica ha firmato l’ennesimo atto intimidatorio. Non si tratta di vandali qualunque come al Sindaco di Lucca piacerebbe far credere, si tratta dei soliti noti, braccio armato del progetto fascio leghista, fomentati dalla campagna di odio interrazziale che vorrebbe mettere al primo posto gli italiani in un’insensata guerra tra poveri.
Chi non sa è ignorante ma chi finge di non sapere è criminale. Far finta che a Lucca non sia esistito e non esista un nucleo organizzato di fascisti gravitante intorno alla curva calcistica e non solo, è pericoloso e complice. Per anni le istituzioni guidate dalle destre hanno sostenuto i vari personaggi del fascismo cittadino, ora il governo PD, ormai vero nemico delle classi più povere, sfratta, e muove le forze del (dis)ordine contro le lotte sociali, contro gli immigrati, vantandosi anche di sgomberare e lasciare senza casa famiglie e bambini; contemporaneamente si fregia del distintivo di antifascista datoli dalla sua appendice dell’ANPI, non più associazione partigiana, ma vera costola istituzionale del partito di Matteo Renzi.
C’è un nesso profondo tra chi intimidisce, pratica agguati, minaccia, e la sponda politica che si richiama al fascismo tentando di cavalcare la crisi. Dirsi antifascisti oggi non significa solamente respingere gli agguati e tenere testa alla propaganda xenofoba, ma denunciare politicamente chi attinge allo squadrismo e guadagna dall’intimidazione dell’avversario.
L’alleanza Casa Pound e Lega Nord, nonché gli appoggi localmente strategici di Fratelli d’Italia e Forza Italia, mirano ad allargare un unico fronte elettorale razzista che basa tutto sulla paura del diverso e sulla convinzione che un maggior benessere debba passare dalla negazione dei diritti dei migranti. A Lucca, come anche a Treviso e nelle periferie romane, i neofascisti cercano di respingere ogni progetto di integrazione dei migranti. Sfruttano, in pratica, la paura e la crisi della popolazione dirottandola e colpevolizzando lo straniero. Un logica che va tutto a vantaggio dei potentati nazionali: dirottando il malcontento orizzontalmente, in una guerra tra poveri, neutralizzano la possibilità che questa rabbia venga esercitata verticalmente verso le gerarchie di potere, la grande imprenditoria e la politica. La rabbia sociale dovrebbe andare verso i padroni e gli sfruttatori che detengono la ricchezza e fanno pagare la crisi alla classi meno abbienti, un esempio sono le politiche filo-imprenditoriali del governo Renzi, che mirano a distruggere le poche tutele dei lavoratori e tagliare i servizi (sanità e istruzione su tutti), ovvero vanno a colpire i soli che hanno già pagato tanto.
Lo squadrismo oggi come ieri vuole contenere la rabbia sociale, le lotte, i movimenti per la casa, per gli spazi e per i diritti. Negli anni ’20 i primi fascisti erano il braccio armato e finanziato della Confindustria, oggi i picchiatori che si scagliano contro gli stranieri hanno lo stesso ruolo, cercano di fermare chi oggettivamente ha portato avanti le lotte contro le riforme renziane che creano solo precariato e povertà. I fascisti, strettamente legati tra politicanti di facciata e picchiatori nelle strade, hanno tentato di colpire l’opposizione cittadina al governo PD e alle campagne d’odio razziale.
Hanno soffiato su un fuoco che non riusciranno a spegnere.
Sabato 25 Luglio alle 16.00 in Piazza San Michele a Lucca, corteo antifascista!
Abbiamo deciso di lanciare il corteo di sabato in seguito alla devastazione della sede storica nella quale i collettivi cittadini si riuniscono, ma il significato politico che vogliamo dare a questa giornata è sicuramente più ampio.
Quello che è successo alla nostra sede è solo l’apice di un conflitto a bassa intensità (di tante piccole azioni e reazioni di cui i più non vengono a conoscenza) fatto di aggressioni, intimidazioni e minacce che si combatte pressoché da sempre tra i giovani della nostra città e che è testimoniato dai tanti fatti di cronaca.
Rispetto alla narrazione mediatica dominante dello scontro tra opposti estremismi o addirittura della guerra tra bande, che vorrebbe ridurre il tutto a semplici episodi di violenza e vandalismo, riteniamo vitale ribadire l’assoluta specificità e politicità della violenza fascista. La presenza nella nostra città di un gruppo di squadristi, che praticano una violenza sistematica contro il diverso (il migrante, il rom, il militante di sinistra ecc.) trae oggi linfa e legittimazione politica da un fronte razzista e xenofobo che sia a livello cittadino che nazionale va dalla Lega Nord a Fratelli d’Italia passando per Casa Pound.
Questo fronte politico, che pone come proprie parole d’ordine “PRIMA GLI ITALIANI”, punta a raccogliere il malcontento che si sviluppa tra le classi popolari per effetto delle politiche neoliberiste e di austerità promosse dai partiti di maggioranza. Esso punta, grazie agli appoggi della media borghesia, a strumentalizzare le sofferenze sociali provocate dalla crisi e dall’impoverimento prodotto dalle politiche dell’Unione Europea, creando barriere e divisioni su base etnica, alimentando il circolo perverso della guerra tra poveri, che va tutta a vantaggio dei poteri forti. Ne possiamo vedere gli effetti anche nella nostra città, dalle dichiarazioni razziste della Lega sulla chiusura dei campi Rom, fino alla raccolta firme di Forza Italia contro l’accattonaggio. In questo contesto gli squadristi si configurano come il braccio armato di questa area politica, con la funzione di sfiancare e di tenere impegnati in una situazione di tensione permanente coloro che in questa città tentano di costruire dal basso un’alternativa diversa. Alla logica discriminatoria di questo fronte politico contrapponiamo la rivendicazione di CASA, REDDITO, ISTRUZIONE, SANITA’ E DIRITTI PER TUTTI, senza alcuna differenza di nazionalità o colore della pelle. Queste istanze, che hanno caratterizzato per anni il movimento, dalle lotte studentesche a quelle dei pendolari, dalla battaglia per gli spazi sociali all’opposizione alle riforme renziane, sono sempre state portate in piazza da centinaia di individui che rigettavano l’ideologie fasciste. È quindi nostro obiettivo continuare il percorso di formazione di una forza meticcia, antirazzista e antifascista, capace di riconquistare universalmente i diritti che la crisi ci sottrae, pronta ad accogliere chi scappa dalla miseria o dalle guerre nelle altre parti del mondo e che sappia contrapporsi al fronte razzista che si sta costituendo in città. Proprio per questo chiariamo che l’appuntamento di sabato non sarà un MAY DAY de “La Lucca che lotta” e che non sarà nostra intenzione cercare contatto con i fascisti di Casa Pound in quanto sappiamo benissimo che le dinamiche che si sono instaurate in città non si cambiano in una giornata ma in un rapporto quotidiano con le varie parti sociali ed anche perché lo riteniamo un obbiettivo non praticabile nella giornata di sabato.
Allo stesso modo il corteo sarà determinato e pronto a difendersi da qualsiasi provocazione dei soliti squadristi.
Lo scopo del corteo di sabato sarà quindi quello del ritorno in piazza di chi rigetta in blocco il fronte della destra perché è consapevole che l’ideologia di destra e la violenza squadrista sono due facce della stessa medaglia.
La partita non si gioca tra noi e 4 esaltati squadristi ma tra noi e il resto della città!
NOI SAREMO TUTTO, LORO NON SONO NULLA!
Sabato ore 16.00 in piazza san Michele.